L’Intelligenza Artificiale: una prospettiva olistica e dinamica

Vittorio Stile
3 min readDec 28, 2023

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Immagine ©V. Stile

Introduzione

L’Intelligenza Artificiale (AI) è un campo che affascina e sfida contemporaneamente. Come AI Engineer, osservo questo panorama con un interesse particolare. Nell’analizzare l’AI, emerge una domanda fondamentale:

come definire l’intelligenza artificiale?

La risposta non è semplice, poiché si intreccia con la nostra comprensione dell’intelligenza stessa, un concetto ampio e sfuggente.

Definire l’Intelligenza Artificiale

Una definizione comune vede l’AI come un insieme di tecniche che emulano i processi cognitivi umani.

Tuttavia, questa descrizione è troppo astratta e insufficiente per distinguere ciò che è AI da ciò che non lo è. Ad esempio, una calcolatrice, che simula il processo cognitivo del calcolo, potrebbe rientrare in questa definizione, ma intuitivamente sappiamo che non rappresenta un’espressione di AI. Il dilemma nasce dal tentativo di definire l’intelligenza, una qualità che varia a seconda del contesto e della percezione individuale.

Intelligenza: Un Concetto Multidimensionale

L’intelligenza umana trascende la mera logica matematica, includendo capacità come la socializzazione e le competenze motorie. Esempi come il movimento una ballerina di danza classica o l’esecuzione di un assolo da parte di un chitarrista, illustrano la complessità dei calcoli inconsci richiesti per movimenti precisi.

Questa poliedricità dell’intelligenza solleva un’importante questione:

se l’intelligenza umana è così varia, come possiamo aspettarci di catturarne l’essenza in un singolo sistema AI?

Artificial General Intelligence (AGI) vs Artificial Narrow Intelligence (ANI)

L’AI si divide in due rami principali: AGI e ANI. L’AGI aspira a simulare o superare l’intelligenza umana a tutto tondo, ma finora ha ottenuto risultati limitati. In contrasto, l’ANI, che si concentra su compiti specifici, ha visto un successo notevole. L’adozione diffusa di ANI nella società riflette la sua praticità e applicabilità, al contrario dell’AGI che rimane un concetto più teorico e lontano dalla realizzazione.

Impatto Sociale e Future dell’AI

L’impatto dell’AI è paragonabile a quello delle rivoluzioni industriali o di internet.

Mentre l’AGI rimane un obiettivo a lungo termine, l’ANI trasforma già le nostre vite quotidiane. L’AI è stata definita “l’elettricità del futuro”, un’indicazione della sua ubiquità imminente e della necessità di comprenderne le potenzialità e i rischi.

Etica e Responsabilità nell’AI

L’uso di AI, simile a qualsiasi strumento, può portare benefici o danni a seconda del suo impiego. Come AI Engineer, enfatizzo l’importanza di un approccio etico e responsabile nello sviluppo e nell’uso dell’AI, per garantire che le sue applicazioni siano benefiche per la società nel suo complesso.

Conclusione

L’intelligenza artificiale non è solo una questione tecnologica, ma anche un concetto in evoluzione che riflette il nostro continuo tentativo di comprendere e replicare la complessità dell’intelligenza umana.

La comune definizione di AI, quindi, non è statica, ma si evolve con i progressi tecnologici e la nostra crescente comprensione dell’intelligenza stessa.

Vittorio Ing. Stile | Consulente — Ph.D. Fellow
Universitas Mercatorum — Università degli Studi delle Camere di Commercio

Ingegnere (albo sez. A, settore Industriale, n°23605)
Manager dell’Innovazione (certificato Unioncamere, n°755)

Dott. Magistrale in Ingegneria Gestionale
Dott. in Ingegneria Industriale

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Vittorio Stile

PhD Fellow | MSc of Engineering | Teacher Industry 4.0